Con il decreto legislativo n. 14/2019 è stato varato il nuovo "Codice della crisi d'impresa e dell’insolvenza" (in seguito anche CCII), il quale entrerà in vigore a partire dal 14 agosto 2020, eccezion fatta per alcune specifiche disposizioni, già in vigore dal 16 marzo 2019. La riforma segna il coronamento di un percorso di rinnovamento normativo in materia di crisi d’impresa iniziato con il “Decreto Competitività” del 2005, poi portato avanti da una serie di interventi legislativi a “macchia di leopardo” che si sono protratti fino alla Legge di Stabilità 2016.
Tra le disposizioni del CCII entrate in vigore in regime anticipato vi sono quelle che impongono le modifiche al codice civile nella parte relativa alla gestione dell’impresa in forma collettiva e societaria. In particolare, il nuovo art. 2086 c.c. impone all'imprenditore che opera in forma collettiva o societaria il dovere di predisporre assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi d’impresa e della perdita di continuità aziendale.
Tra le novità di maggior rilievo del Codice della Crisi, vi è l'introduzione delle cc.dd. “Procedure di allerta”, consistenti in un sistema di obblighi gravanti su soggetti interni ed esterni all'impresa, volto a garantire l’emersione anticipata della crisi e la sua gestione e risoluzione con l’intervento di soggetti istituzionali terzi (OCRI).
Il CCI prevede un sistema di misure premiali e di misure di protezione per gli imprenditori che tempestivamente rilevano situazioni di crisi e avviano le procedure all’uopo previste. La mancata adozione di adeguati assetti organizzativi e processi informativi deputati alla tempestiva rilevazione di indizi di crisi potrebbe determinare la decadenza da tali benefici.
Inoltre, ove in sede di liquidazione giudiziale siano intraprese azioni di responsabilità a carico degli amministratori o degli organi di controllo, la loro condotta sarà valutata anche in considerazione dell’adeguatezza delle misure organizzative adottate per la tempestiva segnalazione della crisi e della tempestiva attivazione delle procedure di allerta.
Nel corso della mia attività professionale e della formazione post accademica, ho acquisito specifiche conoscenze e maturato esperienze nell'ambito della gestione della crisi d'impresa, anche nel diverso contesto normativo conseguente all'entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi.
Attualmente mi occupo di prestare servizi di consulenza legale finalizzati all'adeguamento di società e altri enti collettivi alle nuove norme vigenti in materia di crisi d'impresa, svolgendo in particolare le seguenti attività: