Abstract:
La Suprema Corte ha di recente ribadito che, in caso responsabilità medica per inadempimento dei doveri informativi gravanti sul sanitario (c.d. consenso informato), il paziente potrà ottenere sia il risarcimento del danno derivante dalla lesione del diritto alla salute (danno biologico), sia quello per la lesione del diritto all'autodeterminazione, ove dimostri l'esistenza di un pregiudizio di apprezzabile gravità. Tale impostazione, pur ampliando gli spazi di risarcibilità del paziente, rischia tuttavia di incentivare prassi di medicina difensiva potenzialmente nocive per il corretto funzionamento del sistema sanitario.
Abstract:
Con la recentissima sentenza n. 261/2020, il Tar Lazio ha confermato la sanzione erogata dall’AGCM nei confronti del noto social network Facebook per un ammontare di euro 5.000.000,00 a causa di pratiche commerciali ingannevoli. In particolare, con il provvedimento in oggetto è stato in qualche modo “ufficializzato” a livello giurisprudenziale l'orientamento - già ampiamente diffuso in dottrina - che propende per la c.d. “patrimonializzazione” del dato personale, non solo inteso quale oggetto di protezione in ambito privacy, ma anche quale valore economico potenzialmente oggetto di negozi di scambio a contenuto patrimoniale.
Abstract:
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella seduta del 28 febbraio 2020, un nuovo decreto legge per fronteggiare la situazione di emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19. Nel testo approvato è contenuta anche una norma che riguarda gli obblighi di segnalazione imposti dal Codice della Crisi d'impresa e dell’insolvenza (decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14), destinati a divenire pienamente operativi a partire dal 15 agosto 2020. In particolare, si è ritenuto di optare per il differimento al 15 febbraio 2021 dei termini per l’obbligo di segnalazione (c.d. “procedimento di allerta”) che grava sugli organi di controllo interno e sui revisori contabili introdotto dal Codice della crisi "per consentire un graduale adeguamento ed evitare che l’emergenza comporti conseguenze per coloro che hanno tale obbligo e potrebbero trovarsi nell’impossibilità di farvi fronte".
Abstract:
Mentre il Governo si prepara ad inasprire le misure di contenimento anti-contagio con un nuovo DPCM e la richiesta di proroga dello stato di emergenza (anche, forse, imponendo un coprifuoco orario con chiusura anticipata dei locali alle 23:00) diventa sempre più urgente accertare se il canone di locazione degli immobili commerciali, vero e proprio cruccio di ristoratori, bar, albergatori & similia, vada pagato interamente anche per i mesi successivi al lockdown, o se invece sia possibile chiedere ed ottenere una riduzione di prezzo dal locatore in ragione del diminuito utilizzo del bene locato sino al termine delle misure restrittive anti-contagio. Nel presente Articolo si affronterà il tema attraverso una veloce rassegna delle prime pronunce dei giudici di merito e degli strumenti di tutela al momento disponibili.